Porta Soprana
La Porta Soprana o Porta di Sant'Andrea (in ligure Pòrta de Sant'Andria) fu
una delle porte di ingresso alla città di Genova. Fra le principali
architetture medioevali in pietra del capoluogo ligure, è situata sulla sommità
del Piano di Sant'Andrea (a poca distanza dall'omonimo colle, spianato agli
inizi del XX secolo), da cui prende il nome (l'appellativo Soprana è invece una
corruzione da Superana: la porta era così chiamata perché si trovava rialzata
rispetto al piano cittadino).
Si trattava di una delle porte d'accesso alla città già all'epoca della
seconda cinta muraria genovese (IX o X secolo); tuttavia, la costruzione
attuale riproduce l'aspetto che la porta doveva avere al momento
della sua ricostruzione durante la realizzazione della terza cinta (Mura del
Barbarossa, 1155-1159).
Sulla Porta Soprana vennero posizionate due lapidi: quella a sinistra rispetto a chi entra dall'esterno nomina i
consoli in carica e contiene un monito a chiunque si avvicini con intenzioni
bellicose. E' la torre stessa che parla ai cittadini e li avverte con queste parole:
Nel nome di Dio onnipotente, Padre Figlio e Spirito Santo. Amen
Sono sorvegliata da soldati, circondata da splendide mura
e scaccio lontano con il mio valore i dardi nemici.
Se pace tu porti, accostati pure a queste porte,
se guerra tu cerchi, triste e battuto ti ritirerai.
.........
Quella sul pilastro nord indica la nascita della torre e i nomi dei consoli del Comune di Genova
io Genova innalzai questa fortificazione nel millecentocinquantacinquesimo
anno dopo il glorioso parto della Santa Vergine.
La torre è larga 5 metri ed è alta
9,5 metri ed era chiusa da imposte lignee che giravano su cardini di ferro; le
due torri hanno una base rettangolare dal lato verso la città ed invece
semicircolare all'esterno.
E' costituita in pietra da taglio lavorata con punta grossa, l'edificio tra
le due torri era abitato dal boia fino al 1809 d.c. ; vi era inoltre una
ghigliottina e le teste dei giustiziati erano appese in gabbie di ferro
sull'arco della porta che è a sesto acuto.
Le prime mura di Genova
Genova ebbe inizialmente 2 cinte
murarie:
- nel 205 a.c. quando la città fu distrutta da Magone ( fratello di annibale) , fu ricostruita dai 8000 operai romani e così fu edificata la prima cinta muraria.
- la seconda fu edificata nel 1155 d.c. per proteggere la città da Federico di Svevia detto anche il Barbarossa.
- nel 205 a.c. quando la città fu distrutta da Magone ( fratello di annibale) , fu ricostruita dai 8000 operai romani e così fu edificata la prima cinta muraria.
- la seconda fu edificata nel 1155 d.c. per proteggere la città da Federico di Svevia detto anche il Barbarossa.
Nel 1155 l'Imperatore Federico Barbarossa scese in Italia per combattere
contro i Comuni che volevano essere indipendenti dal potere imperiale.
Il governo di Genova ritenne prudente erigere nuove mura in caso di
assedio.
Le mura pertanto cinsero una città cresciuta, i cui confini andavano dal castrum che aveva abitato la civitas romana fino al burgus nella
zona di Campetto - Vigne - Canneto.
Il perfezionamento delle mura proseguì fino al 1163 d.c. con lo scavo di
fossati a Castelletto e Luccoli partendo da Porta Soprana verso Via del Colle a
dall'altro lato si andava dalla collina Piccapietra e Luccoli per scendere fino
a Fontane Marose e proseguire fino a
Portello.
Le mura si estendevano pertanto per 1600 mt così che l'area urbana arrivò a
misurare 55 ettari.
Le Porte erano 5 : Porta Soprana, Porta di Sottana
o Porta di Vacca, Porta Aurea che si affacciava sulla Val Bisagno, Porta di
Sant' Agnese che si apriva a nord verso Carbonara e quella di San Germano che
conduceva all' Acquasola e alla Val Bisagno.