La Torre Grimaldina (Alesso, Verdiani)

Torre Grimadina, conosciuta anche come "torre del popolo", è situata in Via Tommaso Reggio e si innalza al di sopra delle abitazioni degli abati. 

La data precisa di costruzione non è nota, ma alcuni storici la datano tra il 1298 ed il 1307. La torre è composta da sette piani, i primi quattro compresi nel Palazzo dei Fieschi, gli altri tre sono superiori, costruiti in un secondo tempo. Fin dal Medioevo l'ultimo piano della torre ospitava una cella campanaria e diverse campane si susseguirono fino al 1941 quando, durante la seconda guerra mondiale, furono fuse per fare dei cannoni. Successivamente è stata installata una nuova campana. La torre Grimaldina fungeva da prigione politica dei rivali del Doge. Inoltre al di sotto della torre erano situati i magazzini delle munizioni e alcune cisterne d'acqua da utilizzare in caso di assedio. Il Doge che era il governatore di Genova medioevale era costretto, per ragioni di sicurezza, a stare chiuso nella sua residenza, ossia Palazzo Ducale, dal quale poteva uscire solo in casi di emergenza. Per il medesimo motivo il Doge accedeva alla cattedrale attraverso un ponticello passante per gli appartamenti degli abati. In chiesa  stava su un balconcino lontano dai cittadini. Il Palazzo Ducale possedeva piani interrati raggiungibili attraverso una strada posta al di sotto del piano dell'atrio. 

Al primo piano del palazzo sono situate i resti di due statue dei Dogi: Andrea D'Oria e Giovanni Andrea D'Oria che hanno rivoluzionato il governo genovese facendo durare la carica di doge due anni anziché una vita intera. La scalinata che conduceva dal primo al secondo piano era dominata dallo stemma di Genova posto sulla sommità della scalinata stessa. L'appartamento del Doge era collegato al porto attraverso un passaggio sotterraneo utilizzato per scappare in caso di guerra. Torre Grimaldina era accessibile dal cortile maggiore. La torre ristrutturata da Orlando Grosso era in stile trecentesco. Palazzo Ducale fu eretto alla fine del XIII secolo. I lati Nord e Ovest del piano nobile, tutto intorno al loggiato, sono occupati dalle stanze dell'appartamento dogale. I piani superiori della torre Grimaldina e i locali adiacenti furono utilizzati come carceri dai tempi della Repubblica fino alla Resistenza durante la seconda guerra mondiale. Un episodio del 1435 fa ipotizzare che a quel tempo esistesse già una cella detta Grimaldina.